mercoledì 28 ottobre 2015

La passione per scrivere, secondo Montblanc

Dal 1906 Montblanc crea strumenti da scrittura iconici, accessori capaci di unire stile e design, praticità ed eleganza. Nel corso degli anni sono cambiate le tendenze e le mode, ma il brand è rimasto fedele a se stesso, a quei valori di unicità e attenzione al dettaglio che ne fanno un protagonista indiscusso della scena internazionale. La lavorazione artigianale, l'innovazione tecnologica, la ricerca della qualità sono le parole chiave trasmesse dai fondatori ai loro successori e giunte sino a noi. In oltre un secolo di storia Montblanc ha vissuto le rivoluzioni culturali che hanno segnato le diverse epoche, ma ha avuto la capacità di rinnovarsi e di anticipare i trend. Una scelta strategica che lo ha portato ad essere un marchio aspirazionale e destinato a chi vuole distinguersi con charm. Dalla prima Meisterstük del 1924 alla celebre Montblanc M, dalla StarWalker alla Etoile con la sua linea pura, queste stilografiche hanno fatto la storia della scrittura. Oltre a loro, le celebri collezioni: la Cruise dai colori luminosi e vivaci, la Bohème che annovera un esemplare tempestato da 1.430 diamanti taglio brillante, la Muses Edition che rende omaggio alle femminilità di donne leggendarie, la Great Characters che celebra le più eminenti personalità del secolo scorso. Tra le numerose linee firmate Montblanc non può mancare la Writers Edition, realizzata annualmente sin dal 1992 e diffusa nel mondo in numero limitato. Un modo raffinato per ricordare la vita e le opere dei più noti scrittori che appartengono ad un mondo - quello letterario - vicino al brand di Amburgo che ha fatto della parola scritta una ragione di vita. 
In ottobre lo show room di Torino ha firmato un evento per presentare ai propri ospiti la nuovissima stilografica dedicata a  Lev Tolstoj, il maestro del verismo russo autore di capolavori quali "Guerra e pace" e "Anna Karenina". Elegante e dallo stile inconfondibile, la penna ha le finiture placcate in platino che richiamano i colori delle copertine delle prime edizioni dei suoi libri, mentre il pennino in oro massiccio 750 in rodio parziale ha inciso l'aristocratico stemma famigliare. Sull'anello attorno al cappuccio è presente un decoro che si ispira ai ricami russi che abbellivano i grembiuli da contadino indossati da Tolstoj, così come - sempre sul cappuccio - è incisa la firma del grande autore. Una stilografica maestosa e pregiata che completa una linea in edizione limitata per gli amanti dello scrivere e del bello.




martedì 20 ottobre 2015

I want to fly away


Ho sempre avuto la passione per il volo, per quel senso di libertà che solo il vento in faccia sa regalare. Per questo, quando ho saputo che avrei intervistato Marco Berry per parlare di Fly experience, ne sono stata entusiasta. Quel mercoledì di ottobre, quando l'ho incontrato, non immaginavo che sarei entrata nel primo wind tunnel d'Italia: un cilindro di vetro trasparente alto 12 metri in cui quattro motori dalla potenza complessiva di 2000 kw generano un flusso d'aria ad altissima velocità. Il risultato? Si è sospesi nel vuoto e si vivono le stesse sensazioni che ha un paracadutista in caduta libera. Inutile dire che è divertente e che porta l'adrenalina a livelli top! L'esperienza viene fatta in massima sicurezza perché è preceduta da un brief tenuto da un flyer esperto e perché nella camera di volo si è accompagnati da un istruttore professionista. Perfetto per chi, come me, non ha mai praticato sport aerei, Fly experience è anche una buona "palestra" per i paracadutisti perché permette di provare indoor figure ed evoluzioni da eseguire in aria, ma con un tempo a disposizione maggiore. Ho chiesto a Marco Berry come è nata l'idea ed ho scoperto che è un flyer appassionato. Nel 2007, quando conduceva il programma televisivo Danger, doveva superare una prova di escapologia nella quale in 40 secondi doveva liberarsi dalle manette durante un volo dall'aereo e aprire il paracadute. Per allenarsi si era recato vicino a Londra, dove ci sono diversi wind tunnel. Subito se ne è innamorato ed ha voluto portare il format anche a Torino, la sua città. Personalmente lo ringrazio: l'esperienza è stata così divertente che replicherò e che ho voluto dedicarle un articolo, un'intervista nel mio programma radio A colazione con in onda tutti i venerdì su Rvuno e questo post.
Buon volo a tutti!


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